Il Museo Mastroianni ospita fino al 28 aprile le opere di Frank Denota, artista italoamericano di rilevanza internazionale, provieniente dalla cultura “Pop” poiché la sua formazione culturale, il suo retaggio attiene moltissimo alle esperienze di Frank Stella, Lichtenstein, Haring, Wahrol.
Fondatore nel 2010 del movimento G.A.N.T. – acronimo di Gallery Artists No Tags, “Artisti di galleria che non imbrattano i muri” – insieme agli artisti Paul Kostabi e LAII con cui ha in comune la passione per la musica e l’appartenenza sociale, Denota ritrae in effetti quel che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno: sedie, poltrone, personaggi dello spettacolo, della politica e della musica – notevole un ritratto in bianco e nero di Iggy Pop, ex leader degli Stooges e il ciclo pittorico dedicato agli atleti Nibali, Tomba, Moser – l’acqua (un progetto commissionato dall’Unione Europea sulla difesa del prezioso elemento) sotto forma di pioggia o che sgorga da una colonnina antincendio.
Elementi urbani o naturali o appartenenti alla sfera massmediatica, talmente comuni e ordinari, ci appaiono in questo modo sotto una luce completamente diversa o un punto di vista totalmente nuovo. Le opere in mostra in questi giorni al Museo Mastroianni risalgono agli esordi di Frank Denota e fanno parte dei cicli ‘Starlight’, ‘900% People’, ‘Italian Design’ e ‘Dancer’, quest’ultimo dedicato alle ballerine di Edgar Degas. L’incontro, che ha visto la partecipazione del gallerista romano Gino Rossi e dell’organizzatore di mostre Alberto Molinari, si è concluso con la lettura di un racconto, eseguita con intenso trasporto dall’attore Vincenzo Pellicanò, tratto dal libro d’arte “Quadri dalla stanza di un medico” del medico-scrittore messinese Giuseppe Pellizzeri, un volume edito da Caruso Edizioni con tiratura limitata di trecento copie dove, ai brevi racconti si alternano i ritratti dei pazienti eseguiti dall’artista statunitense.
Foto Copertina: opera di Frank Denota