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Il padrone delle note: Josquin Desprez. Lezione-concerto
 
 
Dove e Quando
Villa Sforza Cesarini - Sala delle Colonne
Via Sforza Cesarini 37 - Lanuvio (RM)
MER 9 LUGLIO 2025 - ore 21:00

Come
Evento per: Adulti, Giovani, Senior
Ingresso: Gratuito
Prenotazione: No
Per informazioni
 

Lezione-concerto

Ensemble "De labyrintho":
Stefano Guadagnini (superius)
Leonardo Malara (altus)
Enrico Torre (tenor)
Walter Testolin (bassus)

Walter Testolin, direttore


Josquin Desprez:

Missa Faysant regretz : Kyrie
Missa Faysant regretz : Sanctus, Benedictus
Ave Maria … virgo serena
Tu pauperum refugium
Ut Phebi radiis
Dulces exuviae
El grillo
Baisiez moy (4 voci)
En l'ombre d'ung buissonnet (3 voci)
Mille regretz

Il programma di questa lezione-concerto propone alcune gemme della produzione sacra e profana di Josquin Desprez (1450/51-1521). Il genere musicale considerato più importante nel Rinascimento è la messa, che si articola in cinque movimenti (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei), corrispondenti a precisi momenti della celebrazione liturgica. I compositori del Rinascimento, non escluso Josquin, basano quasi sempre le loro messe su brani preesistenti, sacri o profani, sui quali edificano imponenti architetture paragonabili a cattedrali sonore. Della Missa Faysant regretz (che prende a modello la seconda parte della chanson Tout a par moy del compositore inglese Walter Frye) ascoltiamo il movimento di apertura (Kyrie) ed il quarto movimento (Sanctus, con la seconda parte Benedictus), corrispondente al momento nevralgico del rito della messa, ovvero l'Eucaristia. Il mottetto è l'altro grande protagonista della musica sacra rinascimentale. Si tratta di un componimento di dimensioni ridotte rispetto alla messa (benché mottetti in più parti non di rado raggiungano dimensioni monumentali), che adotta testi tratti dalle Sacre Scritture, ma che non di rado mette in musica testi extra-liturgici (testi devozionali, poesie di argomento sacro in latino umanistico, encomi di sovrani e pontefici). La prassi rinascimentale non esita ad inserire nella liturgia anche quest'ultima tipologia di mottetti. Il mottetto trova pertanto spazio in tutte le celebrazioni liturgiche, anche in virtù della flessibilità del genere: sono da considerarsi mottetti anche gli offertori, gli inni, le lamentazioni, i magnificat, le litanie. I mottetti Ave Maria ... virgo serena e Tu pauperum refugium (seconda parte del mottetto Magnus es tu, Domine) si basano su testi extra-liturgici, ma che le fonti manoscritte documentano regolarmente eseguiti durante le funzioni liturgiche. Il testo del mottetto Ut Phebi radiis è una vera e propria sciarada, su cui ancora oggi i musicologi si arrovellano. Il testo del brano e la musica di Josquin sono un vertiginoso tour de force che imparenta umanisticamente la scienza musicale con la mitologia classica e la religione cristiana, al contempo alludendo ad eventi storici del tempo di Josquin. Il mottetto profano è anch'esso una composizione musicale in latino, ma di argomento non sacro: i testi sono tratti dalla grande poesia latina classica. Dulces exuviae musica i versi struggenti dell'Eneide di Virgilio, in cui la regina Didone lamenta sconsolata l'abbandono di Enea ed annuncia il proprio suicidio. 

A seguire, ci inoltriamo nel territorio della musica profana di Josquin. El grillo è uno dei brani musicali più celebri della storia della musica, pur nella sua brevità, ed appartiene al periodo romano di Josquin. Lo spumeggiante umorismo della musica ci fa conoscere un lato assai spiccato della personalità di Josquin, a cui tuttavia il Maestro si concedeva raramente. Baisiez moy, En l'ombre d'ung buissonnet e la celeberrima Mille regretz appartengono al genere della chanson francese (Josquin, pur essendo nato quasi certamente in Belgio, era di lingua francese). Le prime due chanson presentano testi popolareggianti, cui la musica si adatta con amabile freschezza non priva di umorismo. Ciò non impediva che questo tipo di chanson fosse assai in voga nelle corti di sovrani e aristocratici. Mille regretz, che conclude il programma di questa lezione-concerto, è uno dei brani favoriti dagli ensembles di tutto il mondo, stregati dal suo pathos quasi insostenibile. Il che, a dire il vero, si può ben dire di tutta la musica del "padrone delle note".

(Marco Zarrelli, ideatore e direttore artistico della manifestazione e cineasta)

_____

In occasione dei cinquecento anni dalla nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, le biblioteche dei Castelli Romani propongono Il Principe della Musica: Giovanni Pierluigi da Palestrina, una rassegna culturale di riscoperta della musica rinascimentale che, tra l’estate e l’autunno 2025, coinvolgerà le biblioteche e numerosi Comuni del territorio con 8 lezioni-concerto e 5 proiezioni, per riscoprire due giganti della musica occidentale: Josquin Desprez e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

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Lezione-concerto

Ensemble "De labyrintho":
Stefano Guadagnini (superius)
Leonardo Malara (altus)
Enrico Torre (tenor)
Walter Testolin (bassus)

Walter Testolin, direttore


Josquin Desprez:

Missa Faysant regretz : Kyrie
Missa Faysant regretz : Sanctus, Benedictus
Ave Maria … virgo serena
Tu pauperum refugium
Ut Phebi radiis
Dulces exuviae
El grillo
Baisiez moy (4 voci)
En l'ombre d'ung buissonnet (3 voci)
Mille regretz

Il programma di questa lezione-concerto propone alcune gemme della produzione sacra e profana di Josquin Desprez (1450/51-1521). Il genere musicale considerato più importante nel Rinascimento è la messa, che si articola in cinque movimenti (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Agnus Dei), corrispondenti a precisi momenti della celebrazione liturgica. I compositori del Rinascimento, non escluso Josquin, basano quasi sempre le loro messe su brani preesistenti, sacri o profani, sui quali edificano imponenti architetture paragonabili a cattedrali sonore. Della Missa Faysant regretz (che prende a modello la seconda parte della chanson Tout a par moy del compositore inglese Walter Frye) ascoltiamo il movimento di apertura (Kyrie) ed il quarto movimento (Sanctus, con la seconda parte Benedictus), corrispondente al momento nevralgico del rito della messa, ovvero l'Eucaristia. Il mottetto è l'altro grande protagonista della musica sacra rinascimentale. Si tratta di un componimento di dimensioni ridotte rispetto alla messa (benché mottetti in più parti non di rado raggiungano dimensioni monumentali), che adotta testi tratti dalle Sacre Scritture, ma che non di rado mette in musica testi extra-liturgici (testi devozionali, poesie di argomento sacro in latino umanistico, encomi di sovrani e pontefici). La prassi rinascimentale non esita ad inserire nella liturgia anche quest'ultima tipologia di mottetti. Il mottetto trova pertanto spazio in tutte le celebrazioni liturgiche, anche in virtù della flessibilità del genere: sono da considerarsi mottetti anche gli offertori, gli inni, le lamentazioni, i magnificat, le litanie. I mottetti Ave Maria ... virgo serena e Tu pauperum refugium (seconda parte del mottetto Magnus es tu, Domine) si basano su testi extra-liturgici, ma che le fonti manoscritte documentano regolarmente eseguiti durante le funzioni liturgiche. Il testo del mottetto Ut Phebi radiis è una vera e propria sciarada, su cui ancora oggi i musicologi si arrovellano. Il testo del brano e la musica di Josquin sono un vertiginoso tour de force che imparenta umanisticamente la scienza musicale con la mitologia classica e la religione cristiana, al contempo alludendo ad eventi storici del tempo di Josquin. Il mottetto profano è anch'esso una composizione musicale in latino, ma di argomento non sacro: i testi sono tratti dalla grande poesia latina classica. Dulces exuviae musica i versi struggenti dell'Eneide di Virgilio, in cui la regina Didone lamenta sconsolata l'abbandono di Enea ed annuncia il proprio suicidio. 

A seguire, ci inoltriamo nel territorio della musica profana di Josquin. El grillo è uno dei brani musicali più celebri della storia della musica, pur nella sua brevità, ed appartiene al periodo romano di Josquin. Lo spumeggiante umorismo della musica ci fa conoscere un lato assai spiccato della personalità di Josquin, a cui tuttavia il Maestro si concedeva raramente. Baisiez moy, En l'ombre d'ung buissonnet e la celeberrima Mille regretz appartengono al genere della chanson francese (Josquin, pur essendo nato quasi certamente in Belgio, era di lingua francese). Le prime due chanson presentano testi popolareggianti, cui la musica si adatta con amabile freschezza non priva di umorismo. Ciò non impediva che questo tipo di chanson fosse assai in voga nelle corti di sovrani e aristocratici. Mille regretz, che conclude il programma di questa lezione-concerto, è uno dei brani favoriti dagli ensembles di tutto il mondo, stregati dal suo pathos quasi insostenibile. Il che, a dire il vero, si può ben dire di tutta la musica del "padrone delle note".

(Marco Zarrelli, ideatore e direttore artistico della manifestazione e cineasta)

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In occasione dei cinquecento anni dalla nascita di Giovanni Pierluigi da Palestrina, le biblioteche dei Castelli Romani propongono Il Principe della Musica: Giovanni Pierluigi da Palestrina, una rassegna culturale di riscoperta della musica rinascimentale che, tra l’estate e l’autunno 2025, coinvolgerà le biblioteche e numerosi Comuni del territorio con 8 lezioni-concerto e 5 proiezioni, per riscoprire due giganti della musica occidentale: Josquin Desprez e Giovanni Pierluigi da Palestrina.

 
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