L'Associazione culturale Velletri 2030 presenta il seminario
"La fisica dello stato solido e delle nanostrutture"
a cura di Luigi Papagno - Ordinario di Fisica Generale.
Il Seminario intende essere un'occasione di incontro e approfondimento di certi percorsi di ricerca che hanno portato alla nascita delle Nanostrutture, le quali sono alla base di nuovi materiali. Il Seminario vuole essere un piccolo contributo alla crescita della conoscenza e della cultura scientifica, anche per coloro che sono chiamati a scegliere cosa fare da grandi e dell'indirizzo universitario più idoneo ai propri interessi di ricerca.
L'attuale conoscenza delle proprietà dei solidi a livello microscopico è certamente una importante conquista della seconda metà del secolo scorso. Lo studio della fisica dei solidi è un ingrediente essenziale per comprendere fenomeni importanti quali scienza dei materiali, metallurgia, catalisi eterogenea, dispositivi elettronici a stato solido, studio delle superfici e quant'altro.
A partire dal 1980 lo studio delle superfici solide a livello atomico ha avuto un enorme sviluppo grazie allo sviluppo del microscopio ad effetto tunnel (STM, dall'inglese Scanning Tunneling Microscope), ad opera di Gerd Binnig e Heinrich Rohrer premi Nobel per la fisica nel 1986. Per tornare al mondo reale, un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro.
Il grande progresso nella miniaturizzazione dei dispositivi elettronici nasce dalle ricerche sulle superfici solide per cui oggi siamo in grado, grazie alle varianti del microscopio ad effetto tunnel, di manipolare singoli atomi per assemblarli come più ci piace per realizzare nuovi dispositivi con nuove caratteristiche.
Mai dire che le Nanostrutture sono argomenti lontani dai problemi della vita quotidiana. Solo un esempio, l'applicazione delle nastrutture in ambito biomedico studiano le metodiche per il trasporto dei farmaci nelle cellule bersaglio. Negli ultimi decenni, i progressi nelle tecniche di somministrazione dei farmaci sono stati un fattore fondamentale per l'approvazione di nuove terapie. La collaborazione tra diversi specialisti - biologi, chimici, ingegneri, fisici - ha supportato lo sviluppo di nanomateriali e nanostrutture innovative. Uno degli ambiti di ricerca più floridi è la nanomedicina, in cui le tecniche di trasporto e consegna dei farmaci trovano il loro spazio.