testo e regia Nicola Zavagli
con Beatrice Visibelli e Giovanni Esposito
con pianoforte e voce soprano dal vivo
Un giornalista arriva a Villa Puccini per intervistare il Maestro, ma lo accoglie la cameriera di casa, che con i suoi racconti ci conduce fino a quel giallo che fu il caso Doria Manfredi. Uno spettacolo che unisce prosa e lirica.
In occasione del centenario esatto (29 novembre 1924) dalla morte di Giacomo Puccini, Beatrice Visibelli torna in scena al Teatro Vittoria dal 26 novembre al 1° dicembre con “La cameriera di Puccini”, firmato e diretto da Nicola Zavagli.
Siamo a Torre del Lago, nella villa di Puccini, anno 1908. Arriva da Firenze un giornalista - l'attore Giovanni Esposito - per intervistare il Maestro. Dopo una prima accoglienza non troppo garbata, con tanto di fucile puntato, la trascinante simpatia della cameriera Marianna, interpretata da Beatrice Visibelli, regalerà all'ascoltatore e agli spettatori un ritratto intimo e inedito del musicista, attraversato da malinconie, passioni e amori.
Il dialogo fra i due si trasforma presto nella confessione del profondo amore platonico e materno che Marianna ha per il maestro. Il giornalista del resto mostra di avere interesse soprattutto "per l'omo Puccini", e chi meglio di una cameriera abituata ad accudire il suo padrone nella quotidianità, può conoscere le sue abitudini, il suo stile di vita, la sua musica, le sue passioni, soprattutto per le donne? La narrazione si farà sempre più confidenziale, fino ad indagare tra le pieghe del tragico mistero che avvolse casa Puccini: il caso del suicidio della giovane Doria Manfredi.
A completare lo spettacolo, attraverseranno la scena suggestive apparizioni delle più celebri eroine pucciniane, rievocate dalla splendida voce del soprano che canterà, accompagnata al pianoforte, cinque famose romanze.