di Alessandro Baricco
con Stefano Messina
regia Stefano Messina e Chiara Bonome
musiche Pino Cangialosi
Novecento è nato su una nave attraversando l’oceano e da lì non è mai sceso. Troppo grande quel mondo di cui non vedeva la fine. Impossibile scegliere una donna, una casa, una terra. Solo sul suo pianoforte, con la sua musica, poteva trovare l’infinito
Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento è nato su una nave, il Virginian, una delle tante che attraversavano l’Atlantico cariche di gente da portare in America. E su quella nave Novecento faceva su e giù per l’oceano suonando il suo pianoforte senza mai mettere piede a terra. Decifrava le persone e metteva in musica tutti gli umori del mondo, in un viaggio che non aveva confini, con una musica che nessuno aveva mai sentito prima.
Una volta aveva pensato di scendere, ma arrivato sul terzo gradino della scaletta si era fermato. Davanti a sé aveva visto una città sterminata. Milioni e miliardi di possibilità tra cui scegliere. Scegliere una strada, una donna, una casa, una terra. Troppo grande quel mondo di cui non vedeva la fine. Solo sul suo pianoforte, sui suoi ottantotto tasti, con la sua musica, poteva trovare l’infinito.
E Novecento rimarrà sul Virginian fino alla fine, anche quando la nave malandata verrà portata al largo e fatta esplodere. L’ultimo viaggio di Danny Boodmann T.D. Lemon Novecento. Il più grande pianista di tutti i tempi.
Novecento è uno straordinario racconto, un teatro di narrazione che incanta perché sa cogliere l’anima del mondo e come dice l’autore “mi sembra una bella storia che valga la pena di essere raccontata”.
E mi piace pensare che ci sia qualcuno che abbia voglia di ascoltarla