Il villino Volterra fu costruito nei primi anni del '900 dal matematico Vito Volterra e la famiglia ha conservato ininterrottamente la proprietà fino ad oggi mantenendo la caratteristica fisionomia delle case di campagna destinate a residenza estiva delle famiglie della alta borghesia romana. L' edificio principale, caratterizzato da una struttura massiccia, di tre piani, grandi finestre, ampie sale, dai soffitti alti, è stato progettato dall'Architetto Giulio Magni.
Esistono tutt'ora i disegni originari, il progetto esecutivo e gli scambi epistolari tra il committente, Vito Volterra, l'architetto e l'impresa. Il progetto prevedeva soluzioni estremamente moderne e confortevoli per l'epoca, una scelta di materiali di ottima qualità e un confronto tra il progetto originario e lo stato attuale rivela che sia la villa che il parco non hanno subito mutamenti sostanziali.
La proprietà è immersa in uno splendido parco, nello stile del 'giardino all'italiana' ricco di secolari alberi ad alto fusto con sparsi qua e là resti di reperti archeologici. Il parco della villa ha un notevole ed evidente valore storico, perché rappresenta un tipico e ormai raro esempio di giardino privato d'inizio Novecento. Questo giardino d'inizio secolo è intimo, armonioso, semplice e discreto, ma allo stesso tempo vivace e pieno di sorprese. La principale caratteristica è quella di apparire molto più ampio di quanto sia in realtà, grazie alla prospettiva creata dagli alberi, al mascheramento dei confini e a un sistema di sentieri pedonali che si snoda abilmente nella proprietà. E soprattutto al fatto che il giardino sia suddiviso in tanti altri giardini, diversi ma assolutamente complementari l'uno all'altro, che amplificano la concezione dello spazio.