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Concerto d'archi
 
 
Dove e Quando
Palazzo Chigi - Sala Maestra
Piazza di Corte 14 - Ariccia (RM)
DOM 29 SETTEMBRE 2024 - ore 19:00

Come
Evento per: Adulti, Giovani, Ragazzi, Senior
Ingresso: A pagamento
Specifiche pagamento: € 11,00 Biglietto Unico Intero; € 7,00 Giovani da 10 a 25 anni – Tesserati BiblioPiù delle Biblioteche dei Castelli Romani; Giovanissimi fino a 9 anni: ingresso gratuito. PAGAMENTO IN CONTANTI. Family Music Card: la Card fa partecipare ai Concerti gli Studenti delle Scuole insieme a due familiari al prezzo speciale di €2,00 a persona
Prenotazione: Si
Telefono di prenotazione: 069398003 - 3331375561
 
NOTE
​Il giorno del Concerto il botteghino apre alle ore 18:00.
Per informazioni
Tel: 069398003 - 3331375561
 

OLEKSANDR SEMCHUK, KSENIA MILAS,  

GLORIA SANTARELLI, GABRIELE LUCARELLI – violini 

ALESSANDRO ACQUI e MARIAMA COLY – viole 

MATTIA GERACITANO e JACOPO GAUDENZI – violoncelli     

 

Sestetto op.70 in re maggiore "Souvenir de Florence" di Tchaikovsky.

Ottetto in mi bemolle maggiore per archi op.20 di Mendelsshon.

 

Domenica 29 settembre, alle ore 19:00, due eccellenti violinisti, l’ucraino Oleksandr Semchuk e la russa Ksenia Milas, con un gruppo di giovani talenti, Gloria Santarelli e Gabriele Lucarelli violini, Alessandro Acqui e Mariama Coly viole, Jacopo Gaudenzi e Mattia Geracitano violoncelli, saranno impegnati nell’interpretazione del capolavoro che il sedicenne Mendelssohn compose per una formazione, nella sua accezione, inedita nella storia della musica precedente. 

La novità del brano consiste già nella complessità polifonica che richiede un impegno pressoché paritetico a tutti gli strumenti, con una scrittura che per molti versi può essere considerata "sinfonica". Sulla partitura autografa Mendelssohn scrisse: «Questo Ottetto va suonato da tutti gli strumenti nello stile di un'orchestra sinfonica. I piani e i forti debbono essere rispettati attentamente e sottolineati con più forza di quanto si usa in opere di questo genere».  

L’uso ciclico delle idee tematiche, la configurazione del discorso musicale intessuto di continue, variatissime trasformazioni espressive, il vorticoso, leggerissimo intreccio delle voci strumentali sono un vero capolavoro di scrittura che a conclusione dell’ascolto del mirabile Ottetto diffondono un senso di sereno e tonificante benessere. 

Il programma è completato da un bellissimo brano di rarissimo ascolto: il Sestetto op.70 in re maggiore "Souvenir de Florence" di Tchaikovsky.

___

I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati sono realizzati dalla COOP ART di Roma (Socio AIAM) con il patrocinio e il contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Ariccia e della Regione Lazio.
Direzione artistica: Giovanna Manci.
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OLEKSANDR SEMCHUK, KSENIA MILAS,  

GLORIA SANTARELLI, GABRIELE LUCARELLI – violini 

ALESSANDRO ACQUI e MARIAMA COLY – viole 

MATTIA GERACITANO e JACOPO GAUDENZI – violoncelli     

 

Sestetto op.70 in re maggiore "Souvenir de Florence" di Tchaikovsky.

Ottetto in mi bemolle maggiore per archi op.20 di Mendelsshon.

 

Domenica 29 settembre, alle ore 19:00, due eccellenti violinisti, l’ucraino Oleksandr Semchuk e la russa Ksenia Milas, con un gruppo di giovani talenti, Gloria Santarelli e Gabriele Lucarelli violini, Alessandro Acqui e Mariama Coly viole, Jacopo Gaudenzi e Mattia Geracitano violoncelli, saranno impegnati nell’interpretazione del capolavoro che il sedicenne Mendelssohn compose per una formazione, nella sua accezione, inedita nella storia della musica precedente. 

La novità del brano consiste già nella complessità polifonica che richiede un impegno pressoché paritetico a tutti gli strumenti, con una scrittura che per molti versi può essere considerata "sinfonica". Sulla partitura autografa Mendelssohn scrisse: «Questo Ottetto va suonato da tutti gli strumenti nello stile di un'orchestra sinfonica. I piani e i forti debbono essere rispettati attentamente e sottolineati con più forza di quanto si usa in opere di questo genere».  

L’uso ciclico delle idee tematiche, la configurazione del discorso musicale intessuto di continue, variatissime trasformazioni espressive, il vorticoso, leggerissimo intreccio delle voci strumentali sono un vero capolavoro di scrittura che a conclusione dell’ascolto del mirabile Ottetto diffondono un senso di sereno e tonificante benessere. 

Il programma è completato da un bellissimo brano di rarissimo ascolto: il Sestetto op.70 in re maggiore "Souvenir de Florence" di Tchaikovsky.

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