Esposizione di materiali Bellici del Secondo Conflitto (1943 - 1944) ritrovati nel Parco Chigi di Ariccia.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 26 maggio, è un’esperienza immersiva nella storia, grazie all’esposizione di reperti bellici e fotografie d’epoca che testimoniano il passato bellico della regione.
A cura di A. L.A. R.IS. Associazione Laziale Ricercatori Storici
Convegno di apertura: 20 aprile ore 17:00.
Un’importante occasione di riflessione e studio sui ritrovamenti bellici nel Parco Chigi, arricchendo la comprensione collettiva degli eventi storici della Seconda Guerra Mondiale. La relazione di Stefano Romanini, segretario dell’associazione A.LA.RI.S., promette di gettare luce sui significativi ritrovamenti effettuati, mentre l’intervento dell’architetto Francesco Petrucci offrirà un’analisi approfondita dei momenti drammatici che hanno caratterizzato Ariccia tra il 1943 e il 1944. La mostra annessa all’evento, che rimarrà aperta fino al 26 maggio, si preannuncia come un’esperienza immersiva nella storia, grazie all’esposizione di reperti bellici e fotografie d’epoca che testimoniano il passato bellico della regione.
Fondata nel 2009, A.LA.RI.S. ha dimostrato un impegno costante nella ricerca e valorizzazione del patrimonio storico del Lazio, impiegando tecnologie avanzate per scoprire e preservare la storia. L’associazione ha ampliato il proprio raggio d’azione, esplorando eventi storici di portata nazionale e internazionale, e la decisione di indagare Parco Chigi si inserisce in questo contesto di ricerca storica basata su racconti locali e fonti documentarie. I risultati delle ricerche hanno rivelato aspetti inediti della storia del parco, che fu scenario di accampamenti militari e scontri cruciali per la liberazione di Roma nel 1944.
Gli sforzi congiunti di A.LA.RI.S., del Comune di Ariccia e dell’architetto Petrucci hanno permesso di identificare e catalogare materiali di grande valore storico, appartenenti ai diversi corpi militari coinvolti nei conflitti. La mostra, con le sue immagini rare del bombardamento alleato e della distruzione del ponte, non solo documenta gli eventi bellici ma offre anche una prospettiva unica e personale sulla guerra, contribuendo a mantenere viva la memoria collettiva e a trasmettere le lezioni apprese alle future generazioni.