I protagonisti dell’Infiorata sono i fiori, che una volta raccolti e ‘speluccati’ vengono posti a terra con tecniche che affondano le proprie radici nella storia ma che si rinnovano attraverso l’espressione della creatività dei Maestri Infioratori.
Il compito dei Maestri Infioratori è quello di guardare alla grande varietà di fiori del nostro territorio, mettere insieme petali sparsi alla rinfusa e formare tappeti di fiori disposti in modo tale da delineare una vera e propria opera d’arte. Una perizia che passa attraverso la conoscenza delle specie vegetali, dei migliori accostamenti cromatici, delle tecniche per il trattamento dei petali, per la messa a terra, la conservazione e molto altro. La straordinaria arte dell’infiorare è una tradizione che dura ormai da oltre 200 anni, una maestria trasmessa di padre in figlio o, più in generale, messa generosamente a disposizione di chi voglia prestare occhi, mani, testa e cuore per tramandare questa magnifica tradizione.
Tutto il materiale utilizzato proviene rigorosamente dal mondo vegetale, non si parla solo di garofani ma anche di: ginestra, sausa, finocchiella, seme di pino, crisantemo, corteccia di pino, nero vite, granturco, riso, salvia, peperoncino, grano, soia, bucce di pinoli, origano, nero caffè, crusca, nero pigna. Un lungo elenco di petali, foglie, terre e cortecce dalle infinite sfumature, necessario per una raffigurazione che sia il più possibile fedele a ciò che si intende riprodurre, dalle forme geometriche ai motivi decorativi, dalle figure umane agli oggetti, dagli animali ai paesaggi.
PROGRAMMA IN DEFINIZIONE.
Saranno realizzati 15 quadri floreali (compreso il quadro ideato dall’artista ospite), 1 quadro di apertura e 1 quadro da realizzare sulle “scalette”.
Tema di quest'anno: “Sogniamo come una unica umanità. Ciascuno cresce solo se sognato”.
L’Infiorata 2024 darà voce alle storie di chi "sognando come una unica umanità" ha intrapreso un "percorso di incontro, dialogo, giustizia e pace. Sognare è vivere la speranza", come ha ricordato Papa Francesco nella sua enciclica "Fratelli Tutti".