C’era una volta un gruppo di virus, che colpirono gli animali che abitavano il nostro Pianeta migliaia di anni fa e che, dopo processi evolutivi, sono entrati a far parte del genoma dell’uomo e delle sue funzioni, divenendo noti come Retrovirus Endogeni Umani. Ma uno di questi retrovirus, circa tre anni fa, è balzato agli occhi di ricercatori e ricercatrici che l’hanno notato riattivarsi anche in concomitanza della pandemia.
Il 9 giugno a Frascati i retrovirus endogeni umani saranno al centro di una giornata dedicata alla divulgazione scientifica, durante la quale sarà possibile vestire i panni degli scienziati e scoprire, proprio insieme agli attori della ricerca, gli avanzamenti, le tecnologie coinvolte e i risultati attesi.
Sarà possibile, oltre che visitare i luoghi nel Metaverso di HERVCOV, incontrare le associazioni di divulgazione scientifica G.Eco e Bioscienza Responsabile, indossare il camice ed estrarre il DNA dalla frutta, oppure riprodurre il modello a doppia elica e scoprire le differenze con l’RNA. Inoltre ricercatrici e ricercatori del progetto HERVCOV saranno a disposizione per rispondere a tutte le domande, proporranno laboratori e quiz per mostrare il funzionamento dei retrovirus endogeni umani.
QUI IL PROGRAMMA COMPLETO
Il progetto HERVCOV:
Si chiama progetto HERVCOV, ed è finanziato dalla Commissione Europea con quasi 7 milioni di euro, coinvolgendo nel consorzio di ricerca enti e aziende di Italia, Croazia, Francia, Grecia e Spagna, unite in collaborazione da quasi un anno nello studio della proteina, che deriva dalla sequenza ENV del retrovirus endogeno umano W (HERV-W ENV).
I Retrovirus endogeni umani (HERVs) sono sequenze geniche derivate da infezioni avvenute migliaia di anni fa in diverse specie animali e attualmente nell’uomo costituiscono l’8% del suo genoma. L’attivazione di alcune sequenze HERV è stata associata a diverse condizioni sia fisiologiche che patologiche. Alcuni gruppi del consorzio hanno dimostrato che l’attivazione della proteina HERV-W-ENV da parte di SARS-CoV-2 è associata alle forme gravi della COVID-19. Lo scorso 5 maggio l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sancito la fine dell’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19. Tuttavia sono ancora molte le ripercussioni infiammatorie dovute alla infezione da SARS-CoV-2, conosciute come sindromi Post COVID-19.