Giuliana De Sio sarà accompagnata da Cinzia Gangarella al pianoforte, Marco Zurzolo al sax e Sasà Flauto alla chitarra. In un'inedita veste di cantante, l'attrice racconterà spaccati di vita attraverso una scelta originale di brani musicali che hanno segnato alcuni momenti importanti della sua vita muovendosi tra le fiabe italiane, patrimonio del nostro paese. Fiabe irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti ma anche talvolta cattive.
L’Italia è sempre stata meta d’eccezione e fonte d’ispirazione di grandi artisti e intellettuali che l’hanno immortalata nei loro scritti. Quindi come poter raccontare meglio il nostro paese se non attraverso le Fiabe? Fiabe irriverenti, esplicite, romantiche, divertenti ma anche talvolta cattive. Dal nord al sud, le fiabe scelte per questo spettacolo conducono lo spettatore in una serie di storie surreali appartenenti alla nostra tradizione. Diversi gli scenari, mille i volti e tante contraddizioni nelle quali da sempre convivono vitalità e disperazione. Giuliana De Sio accompagnerà il pubblico in un viaggio “magico” e viscerale: e per la prima volta in un’inedita veste di cantante, l’attrice, racconterà spaccati di vita attraverso una scelta originale di brani musicali che hanno segnato alcuni momenti importanti della sua vita. Ad accompagnarla tre eccellenze: Marco Zurzolo, Cinzia Gangarella e Sasà Flauto.
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Dopo il successo della prima edizione torna a Velletri, nella magica cornice della Casa delle Culture e della Musica, la rassegna “ViviVelletri” con una programmazione di ben sedici spettacoli da sabato 1 aprile a sabato 16 settembre. Il ricchissimo cartellone, messo a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta da Giacomo Zito con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Velletri, prevede una serie di appuntamenti artistici – teatro, musica, monologhi, classici - a cavallo tra l’Auditorium “Romina Trenta” e il meraviglioso Chiostro.
"La rassegna intende valorizzare ulteriormente un luogo denso di attrattive storiche e artistiche come la struttura seicentesca dell’ex Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica di Velletri, facendolo rivivere – ed è questo lo spirito della manifestazione, contenente già dal nome un’esortazione a godersi le bellezze culturali e architettoniche della città - con una pluralità di eventi diversi gli antichi ambienti frateschi. La struttura risale al Seicento, con la costruzione del convento secondo dei tratti essenziali, caratteristici dell’architettura carmelitana, che prediligono una distribuzione non dispersiva degli spazi, organizzati in una struttura quadrangolare sviluppata su diversi piani. Il nucleo seicentesco comprendeva un piano sotterraneo che ospitava i magazzini, mentre al piano terra erano collocati la chiesa con l’oratorio, il chiostro con il ciclo di affreschi che ripercorrono la storia dei carmelitani ancora oggi ben visibile e ammirabile, il refettorio, la cucina e al piano superiore si trovavano le celle per i frati e le stanze per il Priore. Proprio questo luogo pregno di suggestione e magia si appresta ad ospitare una ricca rassegna, con spettacoli di altissima qualità.
Estremamente soddisfatto il direttore artistico Giacomo Zito, che ha commentato così la programmazione: “Dopo il successo della prima edizione di Vivi Velletri, con la seconda edizione si moltiplica la proposta di eventi presso la Casa delle Culture e della Musica, dove i suggestivi spazi del Chiostro e dell’Auditorium diventano scenografia naturale, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la qualità artistica degli spettacoli. Particolare attenzione è stata rivolta verso energie e progetti innovativi, attivando collaborazioni con personalità riconosciute ma anche con giovani artisti emergenti, al fine di incrementare l’attenzione del pubblico in favore dei nuovi linguaggi performativi, e garantire il piacere di quella peculiare esperienza conoscitiva che lo spettacolo dal vivo di qualità, sia drammatico che comico, sia teatrale che musicale, porta con sé. A loro volta gli spettacoli richiameranno il pubblico, che ci auguriamo numeroso, alla scoperta di uno spazio architettonico prestigioso, trasformando questa antica e accogliente struttura in un centro di aggregazione, di scambio, di incontro di idee e di arti, un motore culturale nel cuore di Velletri”."