La sfortunata morte di due infelicissimi amanti che l’uno di veleno e l’altro di dolore morirono, con vari accidenti
racconto - concerto
con
MANUELA MANDRACCHIA
FABIO COCIFOGLIA
e gli AGRICANTUS
"L’amore al tempo dei “...Montecchi e dei Cappelletti, ne la Verona di Bartolomeo Scala...”, un amore così forte che “…tutte le volte che lo racconti sembra impossibile debba così finire…”.
La formula racconto-concerto ci permette, attraverso la fusione di parola e musica, di creare una partitura globale con intrecci contrappuntistici e concertazioni che diventano uno straordinario veicolo di fruizione da parte del pubblico.
Le novelle del Bandello, ricca fonte di ispirazione per Shakespeare, sono un ritratto straordinario del suo tempo. Il carattere “popolare” della musica riesce a sottolineare lo stile narrativo del Bandello, dove costumi, modi e situazioni vengono raccontati con leggerezza, semplicità ed efficacia emotiva. Ma anche quando la struttura letteraria, come in un crescendo, si incupisce fino a diventare nera, quando gli avvenimenti precipitano e la tragedia lentamente incombe, è la stessa musica popolare a venire in soccorso alla storia adattandosi a dipingere e rendere vivi i nuovi colori del racconto.
Sebbene in un linguaggio completamente diverso, la novella del Bandello non ha nulla da invidiare all’opera shakespeariana per potenza emotiva, intreccio, alternanza di climi.
E’ anzi divertente notare le differenze con l’opera di Shakespeare: da come si svolge la storia d’amore tra i due amanti che più e più volte si accoppiano nel giardino “essendo Romeo giovine, di forte nerbo e molto innamorato”, a Giulietta che vuole raggiungere il suo Romeo travestendosi da uomo, all’ambigua figura di frate Lorenzo, a come muore Giulietta.
Ci sembra importante far conoscere questa novella spesso dimenticata, cercando di restituirla in tutta la sua forza drammatica e teatrale.
Da qui nasce il desiderio di raccontarla in tutti i modi possibili: attraverso l’utilizzo di generi e repertori musicali diversi; lavorando ogni volta con musicisti di diversa cultura, di diversa etnia, di diversa tradizione; con tanti musicisti, un’orchestra intera ma anche con un solista e un cantante.
Il felice incontro con gli Agricantus ci apre nuove e reciproche possibilità di sperimentazione. L’immersione nell’ universo evocativo della loro musica ci porterà a scoprire imprevedibili risonanze della storia, e ci lasceremo sorprendere con gioia dagli effetti del serrato dialogo che andremo a comporre tra parola e musica."
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Dopo il successo della prima edizione torna a Velletri, nella magica cornice della Casa delle Culture e della Musica, la rassegna “ViviVelletri” con una programmazione di ben sedici spettacoli da sabato 1 aprile a sabato 16 settembre. Il ricchissimo cartellone, messo a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta da Giacomo Zito con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Velletri, prevede una serie di appuntamenti artistici – teatro, musica, monologhi, classici - a cavallo tra l’Auditorium “Romina Trenta” e il meraviglioso Chiostro.
"La rassegna intende valorizzare ulteriormente un luogo denso di attrattive storiche e artistiche come la struttura seicentesca dell’ex Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica di Velletri, facendolo rivivere – ed è questo lo spirito della manifestazione, contenente già dal nome un’esortazione a godersi le bellezze culturali e architettoniche della città - con una pluralità di eventi diversi gli antichi ambienti frateschi. La struttura risale al Seicento, con la costruzione del convento secondo dei tratti essenziali, caratteristici dell’architettura carmelitana, che prediligono una distribuzione non dispersiva degli spazi, organizzati in una struttura quadrangolare sviluppata su diversi piani. Il nucleo seicentesco comprendeva un piano sotterraneo che ospitava i magazzini, mentre al piano terra erano collocati la chiesa con l’oratorio, il chiostro con il ciclo di affreschi che ripercorrono la storia dei carmelitani ancora oggi ben visibile e ammirabile, il refettorio, la cucina e al piano superiore si trovavano le celle per i frati e le stanze per il Priore. Proprio questo luogo pregno di suggestione e magia si appresta ad ospitare una ricca rassegna, con spettacoli di altissima qualità.
Estremamente soddisfatto il direttore artistico Giacomo Zito, che ha commentato così la programmazione: “Dopo il successo della prima edizione di Vivi Velletri, con la seconda edizione si moltiplica la proposta di eventi presso la Casa delle Culture e della Musica, dove i suggestivi spazi del Chiostro e dell’Auditorium diventano scenografia naturale, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la qualità artistica degli spettacoli. Particolare attenzione è stata rivolta verso energie e progetti innovativi, attivando collaborazioni con personalità riconosciute ma anche con giovani artisti emergenti, al fine di incrementare l’attenzione del pubblico in favore dei nuovi linguaggi performativi, e garantire il piacere di quella peculiare esperienza conoscitiva che lo spettacolo dal vivo di qualità, sia drammatico che comico, sia teatrale che musicale, porta con sé. A loro volta gli spettacoli richiameranno il pubblico, che ci auguriamo numeroso, alla scoperta di uno spazio architettonico prestigioso, trasformando questa antica e accogliente struttura in un centro di aggregazione, di scambio, di incontro di idee e di arti, un motore culturale nel cuore di Velletri”."