"Eros e Priapo" di Carlo Emilio Gadda, con Massimo Verdastro, adattamento di Luca Scarlini e Massimo Verdastro, scene e costumi di Pier Paolo Bisleri, luci di Marcello D'Agostino, suono di Marco Ortolani, produzione Compagnia Diaghilev, Galleria Toledo, Compagnia Massimo Verdastro. Regia di Massimo Verdastro. Biglietto intero 12 euro, ridotto 10, abbonamento intera rassegna 150 euro. Prevendita: il Biglietto Velletri (Via Eduardo De Filippo, 99), Drin Service Genzano (Via Galieti, 10), on line su ETES, il giorno dello spettacolo dalle 19 presso la Casa delle Culture e della Musica.
Un dialogo di dissenso nei confronti di Mussolini. Uno spettacolo politicamente impegnato sotto forma di requisitoria in cui si passano in rassegna i motivi per cui è facile cadere nella retorica fascista restando affascinati da eloquio e proclami del Duce.
Massimo Verdastro interpreta le pagine fiammeggianti di Carlo Emilio Gadda in una sua nuova versione teatrale: “Eros e Priapo, il libro delle furie”. In quest’opera il grande scrittore lombardo dà corpo alle sue rabbie più ingestibili, facendo i conti con l’ingombrante figura del Duce (articolato istericamente come “Ku-ce” dalle folle in delirio), di cui pure egli era stato plauditore. L’ambiente è quindi quello della Roma imperiale, distesa sepolcrale di marmi, di cui egli vuole descrivere la corruzione sempre più mortifera che ne trapela, con cortocircuiti visionari e violentissimi.
Questa ennesima prova aggiunge quindi un’ulteriore testimonianza all’itinerario singolare di un performer che sceglie racconti abitati da molteplici identità, dando corpo a vari personaggi che sono sovente solo accennati come diversione da un itinerario principale e che pure animano decisamente un pensiero scenico in cui il confronto con le retoriche verbali è elemento centrale.
“Eros e Priapo è stato definito trattato, libello psicoanalitico, arringa, memoriale; sappiamo soltanto che Gadda ci restituisce una parola viva, crudele, appassionata. Per questo ho voluto praticarla sulla scena, nel tentativo di incarnare non solo quella folgorante parola, ma anche il pensiero di un uomo che con lucida contraddizione partecipa e osserva la fragilità, il dolore, la bellezza e la stupidità di un’umanità, purtroppo, ancora oggi in bilico.” - Massimo Verdastro.
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Dopo il successo della prima edizione torna a Velletri, nella magica cornice della Casa delle Culture e della Musica, la rassegna “ViviVelletri” con una programmazione di ben sedici spettacoli. Il ricchissimo cartellone, messo a punto dalla Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri diretta da Giacomo Zito con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio del Comune di Velletri.
Da sabato 1 aprile a sabato 16 settembre, un ricchissimo cartellone di appuntamenti artistici – teatro, musica, monologhi, classici - a cavallo tra l’Auditorium “Romina Trenta” e il meraviglioso Chiostro
"La rassegna intende valorizzare ulteriormente un luogo denso di attrattive storiche e artistiche come la struttura seicentesca dell’ex Convento del Carmine, oggi Casa delle Culture e della Musica di Velletri, facendolo rivivere – ed è questo lo spirito della manifestazione, contenente già dal nome un’esortazione a godersi le bellezze culturali e architettoniche della città - con una pluralità di eventi diversi gli antichi ambienti frateschi. La struttura risale al Seicento, con la costruzione del convento secondo dei tratti essenziali, caratteristici dell’architettura carmelitana, che prediligono una distribuzione non dispersiva degli spazi, organizzati in una struttura quadrangolare sviluppata su diversi piani. Il nucleo seicentesco comprendeva un piano sotterraneo che ospitava i magazzini, mentre al piano terra erano collocati la chiesa con l’oratorio, il chiostro con il ciclo di affreschi che ripercorrono la storia dei carmelitani ancora oggi ben visibile e ammirabile, il refettorio, la cucina e al piano superiore si trovavano le celle per i frati e le stanze per il Priore. Proprio questo luogo pregno di suggestione e magia si appresta ad ospitare una ricca rassegna, con spettacoli di altissima qualità.
Estremamente soddisfatto il direttore artistico Giacomo Zito, che ha commentato così la programmazione: “Dopo il successo della prima edizione di Vivi Velletri, con la seconda edizione si moltiplica la proposta di eventi presso la Casa delle Culture e della Musica, dove i suggestivi spazi del Chiostro e dell’Auditorium diventano scenografia naturale, con l’obiettivo di valorizzare ulteriormente la qualità artistica degli spettacoli. Particolare attenzione è stata rivolta verso energie e progetti innovativi, attivando collaborazioni con personalità riconosciute ma anche con giovani artisti emergenti, al fine di incrementare l’attenzione del pubblico in favore dei nuovi linguaggi performativi, e garantire il piacere di quella peculiare esperienza conoscitiva che lo spettacolo dal vivo di qualità, sia drammatico che comico, sia teatrale che musicale, porta con sé. A loro volta gli spettacoli richiameranno il pubblico, che ci auguriamo numeroso, alla scoperta di uno spazio architettonico prestigioso, trasformando questa antica e accogliente struttura in un centro di aggregazione, di scambio, di incontro di idee e di arti, un motore culturale nel cuore di Velletri”."