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I giusti nel tempo del MALE
 
 
Dove e Quando
Teatro Tor Bella Monaca
Via Bruno Cirino 5 - Roma (RM)
MAR 18 APRILE 2023

Come
Evento per: Adulti, Giovani, Senior
Ingresso: A pagamento
Specifiche pagamento: Sconto del 17% per gli iscritti BiblioPiù delle Biblioteche dei Castelli Romani
Prenotazione: Si
Email di prenotazione: promozione@teatrotorbellamonaca.it
Per informazioni
Tel: 062010579 (dalle 10:30 alle 19:30)
 

martedì 18 aprile ore 21

di Svetlana Broz
regia Diego Ciarloni
con Angela Ursi, Simona Paolella e Diego Ciarloni
collaborazioni tecniche Paola Giovenco e Noemi Boncompagni

Teatro Claet

Nei primi anni Novanta nessuno in Jugoslavia immaginava cosa sarebbe successo. Nelle città e nelle campagne, la gente viveva una vita normale, non molto diversa che nel resto d’Europa, così come qui da noi (distanti appena 30 minuti di volo). Ma il male arrivò presto, come una tempesta terribile, e sconvolse la vita di tutti e nulla fu più come prima. In pochi lo videro annunciarsi nella montante propaganda nazionalista, nel repentino ricambio dei quadri dirigenziali di fabbriche e organizzazioni, nei primi screzi diplomatici fra regioni e gruppi etnici. La maggior parte della gente comune vi si trovò catapultata, come in un brutto sogno da cui, ormai, non era più possibile svegliarsi. Chi fu responsabile di tutto questo? Delle distruzioni, dei saccheggi, della violenza più atroce, degli stupri e delle torture, della fame, del freddo, delle umiliazioni? All’improvviso accadde, fu la notte della ragione, il ritorno ad Auschwitz, la morte di Dio e la morte dell’Uomo. Come fu possibile? Come poté accadere così vicino a tutti noi? Di fronte alla tragedia della guerra, Svetlana Broz (nipote del maresciallo Tito) però vuole parlarci di speranza, dei giusti nel tempo del male, di tutte quelle persone, donne, uomini, ragazzi, che seppero dire no nel momento in cui questo era più difficile e scomodo, a costo della propria stessa vita. Gente comune con un cuore straordinario, eroi veri di una storia vera. Grazie alle testimonianze di questo testo ci saranno d’esempio, indicando la strada, come luci nella notte del dolore. Da questo testo che raccoglie decine di incredibili storie raccolte dall’autrice sui campi di battaglia con un semplice registratore, abbiamo scelto di rappresentarne quattro.

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martedì 18 aprile ore 21

di Svetlana Broz
regia Diego Ciarloni
con Angela Ursi, Simona Paolella e Diego Ciarloni
collaborazioni tecniche Paola Giovenco e Noemi Boncompagni

Teatro Claet

Nei primi anni Novanta nessuno in Jugoslavia immaginava cosa sarebbe successo. Nelle città e nelle campagne, la gente viveva una vita normale, non molto diversa che nel resto d’Europa, così come qui da noi (distanti appena 30 minuti di volo). Ma il male arrivò presto, come una tempesta terribile, e sconvolse la vita di tutti e nulla fu più come prima. In pochi lo videro annunciarsi nella montante propaganda nazionalista, nel repentino ricambio dei quadri dirigenziali di fabbriche e organizzazioni, nei primi screzi diplomatici fra regioni e gruppi etnici. La maggior parte della gente comune vi si trovò catapultata, come in un brutto sogno da cui, ormai, non era più possibile svegliarsi. Chi fu responsabile di tutto questo? Delle distruzioni, dei saccheggi, della violenza più atroce, degli stupri e delle torture, della fame, del freddo, delle umiliazioni? All’improvviso accadde, fu la notte della ragione, il ritorno ad Auschwitz, la morte di Dio e la morte dell’Uomo. Come fu possibile? Come poté accadere così vicino a tutti noi? Di fronte alla tragedia della guerra, Svetlana Broz (nipote del maresciallo Tito) però vuole parlarci di speranza, dei giusti nel tempo del male, di tutte quelle persone, donne, uomini, ragazzi, che seppero dire no nel momento in cui questo era più difficile e scomodo, a costo della propria stessa vita. Gente comune con un cuore straordinario, eroi veri di una storia vera. Grazie alle testimonianze di questo testo ci saranno d’esempio, indicando la strada, come luci nella notte del dolore. Da questo testo che raccoglie decine di incredibili storie raccolte dall’autrice sui campi di battaglia con un semplice registratore, abbiamo scelto di rappresentarne quattro.

 
 
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