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L'Orchestra Roma Sinfonietta presenta: "Tutto Mozart"
 
 
Dove e Quando
Università di Roma Tor Vergata - Auditorium E. Morricone della Facoltà di Lettere
Via Columbia 1 - Roma (RM)
MER 22 FEBBRAIO 2023 - ore 18:00

Come
Evento per: Adulti, Giovani, Senior
Ingresso: A pagamento
Specifiche pagamento: Biglietti per i singoli concerti: € 12,00; docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università, convenzioni (tra cui tesserati BiblioPiù Biblioteche Castelli Romani): € 8,00. Studenti € 5,00. Abbonamenti € 70,00. Docenti, personale amministrativo e tecnico dell’Università, convenzionati € 40,00. Studenti € 10,00
Prenotazione: Si
Telefono di prenotazione: 063236104
Per informazioni
Tel: 063236104
Tel: 3355725816 (Ufficio Stampa Mauro Mariani)
 

Orchestra Roma Sinfonietta.

Marco Fiorentini - Violino.

 

Divertimento K. 136, Rondò K. 269 per violino e orchestra, Concerto n.5 K. 219 per violino e orchestra.

Dal comunicato stampa:

"Sarà un appetitoso assaggio della musica per violino e orchestra del genio salisburghese. Mozart stesso era un eccellente violinista e suonava tale strumento con una facilità e una naturalezza che ben traspaiono dalle parole che il padre gli scrisse in una lettera: “Tu nemmeno immagini quanto bene suoni il violino”.

Questa naturalezza si rispecchia nei cinque Concerti per violino e orchestra che il diciannovenne Wolfgang scrisse uno dopo l’altro nel 1775 ed eseguì personalmente. Giustamente è stato detto che "scriveva un Concerto allo stesso modo in cui un attore può scrivere una commedia per apparirvi nella luce migliore". In effetti il Concerto n. 5 in la maggiore K 219 rivela una certa teatralità  partire dal modo con cui il violino fa la sua entrata in scena fino alla sua altrettanto teatrale e sorprendente uscita di scena.

Nel primo movimento il violinista fa il suo ingresso interrompendo l’Allegro dell’orchestra con un breve Adagio: questo è appunto un modo teatrale per attirare l’attenzione sul protagonista. Similmente Mozart inizia il movimento finale con una sorpresa, affidando le prime battute al solista e non all’orchestra, come voleva la regola. Poco dopo c’è un’altra sorpresa, un colorito tema “alla turca” e, sorpresa nella sorpresa, i violoncelli e i contrabbassi si mettono a suonare con l’arco al rovescio. Sorpresa finale, il Concerto non ha una conclusione ben marcata ma svanisce, come sfumando nel nulla. Il K 219 rappresenta il vertice dei Concerti per violino e orchestra di Mozart e neppure nei capolavori della sua maturità si trovano facilmente una fusione così tipicamente mozartiana di chiarezza cristallina e di facile spontaneità, di naturale fluidità e di sonorità sensuale.

Marco Fiorentini suonerà anche il Rondò in do maggiore K 373, l’ultimo brano per violino e orchestra di Mozart, composto nel 1781 per essere eseguito a Salisburgo nel palazzo del principe Colloredo nel corso dei festeggiamenti che celebravano l’incoronazione dell’imperatore d’Austria Giuseppe II: il carattere estroverso e brillante di questo brano ben si adeguava a tale occasione festosa.

Aprono e chiudono il concerto due musiche mozartiane per sola orchestra. Si inizia infatti con il Divertimento in re maggiore K 136, il primo di tre brani di questo genere composti da Mozart l’uno dopo l’altro nel febbraio del 1772, poco dopo il ritorno dal suo secondo viaggio in Italia. Destinato ad una piccola orchestra di strumenti ad arco, questo Divertimento è in tre brevi movimenti dalla scrittura naturale ma raffinata, semplice ma ornata, vivace ma equilibrata: sono le caratteristiche di quello stile “galante” a cui è ispirata la gran parte della musica del giovane Mozart.

In conclusione la Sinfonia n. 29 in la maggiore k 201, composta a Salisburgo nel 1774: è una delle prime sinfonie di ampie dimensioni di Mozart, scritto non più da uno stupefacente fanciullo prodigio ma da un compositore che, seppure appena diciottenne, aveva raggiunto la completa maturità artistica, la totale padronanza dei suoi mezzi e la piena consapevolezza di sé.

Marco Fiorentini, romano di nascita, diplomatosi al Conservatorio “Santa Cecilia” e poi perfezionatosi alla Scuola Musicale di Fiesole, a Londra e in Israele, è stato vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali e svolge un’intensa attività concertistica, soprattutto nel vecchio continente (dalla Spagna all’Ucraina, passando per Francia, Germania e tanti altri paesi europei) e in America, sia come solista che con l’Ars Duo e l’Ars Trio, due ensemble da lui fondati."

Tutti i concerti si svolgono il mercoledì alle ore 18.00 nell’Auditorium E. Morricone della Macroarea di Lettere e Filosofia, in via Columbia 1.

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Orchestra Roma Sinfonietta.

Marco Fiorentini - Violino.

 

Divertimento K. 136, Rondò K. 269 per violino e orchestra, Concerto n.5 K. 219 per violino e orchestra.

Dal comunicato stampa:

"Sarà un appetitoso assaggio della musica per violino e orchestra del genio salisburghese. Mozart stesso era un eccellente violinista e suonava tale strumento con una facilità e una naturalezza che ben traspaiono dalle parole che il padre gli scrisse in una lettera: “Tu nemmeno immagini quanto bene suoni il violino”.

Questa naturalezza si rispecchia nei cinque Concerti per violino e orchestra che il diciannovenne Wolfgang scrisse uno dopo l’altro nel 1775 ed eseguì personalmente. Giustamente è stato detto che "scriveva un Concerto allo stesso modo in cui un attore può scrivere una commedia per apparirvi nella luce migliore". In effetti il Concerto n. 5 in la maggiore K 219 rivela una certa teatralità  partire dal modo con cui il violino fa la sua entrata in scena fino alla sua altrettanto teatrale e sorprendente uscita di scena.

Nel primo movimento il violinista fa il suo ingresso interrompendo l’Allegro dell’orchestra con un breve Adagio: questo è appunto un modo teatrale per attirare l’attenzione sul protagonista. Similmente Mozart inizia il movimento finale con una sorpresa, affidando le prime battute al solista e non all’orchestra, come voleva la regola. Poco dopo c’è un’altra sorpresa, un colorito tema “alla turca” e, sorpresa nella sorpresa, i violoncelli e i contrabbassi si mettono a suonare con l’arco al rovescio. Sorpresa finale, il Concerto non ha una conclusione ben marcata ma svanisce, come sfumando nel nulla. Il K 219 rappresenta il vertice dei Concerti per violino e orchestra di Mozart e neppure nei capolavori della sua maturità si trovano facilmente una fusione così tipicamente mozartiana di chiarezza cristallina e di facile spontaneità, di naturale fluidità e di sonorità sensuale.

Marco Fiorentini suonerà anche il Rondò in do maggiore K 373, l’ultimo brano per violino e orchestra di Mozart, composto nel 1781 per essere eseguito a Salisburgo nel palazzo del principe Colloredo nel corso dei festeggiamenti che celebravano l’incoronazione dell’imperatore d’Austria Giuseppe II: il carattere estroverso e brillante di questo brano ben si adeguava a tale occasione festosa.

Aprono e chiudono il concerto due musiche mozartiane per sola orchestra. Si inizia infatti con il Divertimento in re maggiore K 136, il primo di tre brani di questo genere composti da Mozart l’uno dopo l’altro nel febbraio del 1772, poco dopo il ritorno dal suo secondo viaggio in Italia. Destinato ad una piccola orchestra di strumenti ad arco, questo Divertimento è in tre brevi movimenti dalla scrittura naturale ma raffinata, semplice ma ornata, vivace ma equilibrata: sono le caratteristiche di quello stile “galante” a cui è ispirata la gran parte della musica del giovane Mozart.

In conclusione la Sinfonia n. 29 in la maggiore k 201, composta a Salisburgo nel 1774: è una delle prime sinfonie di ampie dimensioni di Mozart, scritto non più da uno stupefacente fanciullo prodigio ma da un compositore che, seppure appena diciottenne, aveva raggiunto la completa maturità artistica, la totale padronanza dei suoi mezzi e la piena consapevolezza di sé.

Marco Fiorentini, romano di nascita, diplomatosi al Conservatorio “Santa Cecilia” e poi perfezionatosi alla Scuola Musicale di Fiesole, a Londra e in Israele, è stato vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali e svolge un’intensa attività concertistica, soprattutto nel vecchio continente (dalla Spagna all’Ucraina, passando per Francia, Germania e tanti altri paesi europei) e in America, sia come solista che con l’Ars Duo e l’Ars Trio, due ensemble da lui fondati."

Tutti i concerti si svolgono il mercoledì alle ore 18.00 nell’Auditorium E. Morricone della Macroarea di Lettere e Filosofia, in via Columbia 1.

 
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