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GEP: Museo delle Navi romane. Apertura straordinaria
 
 
Dove e Quando
Nemi
Da SAB 24 SETTEMBRE 2022 a DOM 25 SETTEMBRE 2022

Come
Evento per: Tutti
Prenotazione: Si
 
NOTE
Apertura straordinaria al costo simbolico di 1 euro (salvo gratuità di legge)
Per informazioni
Tel: 069398040
 
Sabato 24 settembre
 
Ore 10.30-17.00
"Alla scoperta dell'antica Roma"
Tavoli didattici a cura della Legio XXX Ulpia Victrix A.P.S.
 
Ore 10.30; 12.00; 15.00; 16.30
Apertura straordinaria delle terrazze
Prenotazione obbligatoria via mail: drm-laz.naviromane@cultura.gov.it 
 
ore 19.30
"Incursioni sonore"
Visita sonorizzata al museo a cura di Suoni Raminghi di Chiara Strabioli
 
ore 21.00
Apertura straordinaria dei ballatoi
Prenotazione obbligatoria via mail: drm-laz.naviromane@cultura.gov.it 
 
 
Domenica 25 settembre
 
Ore 10.30-17.00
"Alla scoperta dell'antica Roma"
Tavoli didattici a cura della Legio XXX Ulpia Victrix A.P.S.
 
_____
Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all'imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Nel nuovo allestimento, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell'aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.
L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli.
All'interno di quest'ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
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Sabato 24 settembre
 
Ore 10.30-17.00
"Alla scoperta dell'antica Roma"
Tavoli didattici a cura della Legio XXX Ulpia Victrix A.P.S.
 
Ore 10.30; 12.00; 15.00; 16.30
Apertura straordinaria delle terrazze
Prenotazione obbligatoria via mail: drm-laz.naviromane@cultura.gov.it 
 
ore 19.30
"Incursioni sonore"
Visita sonorizzata al museo a cura di Suoni Raminghi di Chiara Strabioli
 
ore 21.00
Apertura straordinaria dei ballatoi
Prenotazione obbligatoria via mail: drm-laz.naviromane@cultura.gov.it 
 
 
Domenica 25 settembre
 
Ore 10.30-17.00
"Alla scoperta dell'antica Roma"
Tavoli didattici a cura della Legio XXX Ulpia Victrix A.P.S.
 
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Il Museo venne costruito tra il 1933 e il 1939 per ospitare due gigantesche navi appartenute all'imperatore Caligola (37-41 d.C.) recuperate nelle acque del lago tra il 1929 e il 1931. È stato quindi il primo Museo in Italia ad essere costruito in funzione del contenuto, due scafi dalle misure rispettivamente di m. 71,30 x 20 e m. 73 x 24, purtroppo distrutti durante un incendio nel 1944. Riaperto nel 1953, il Museo venne nuovamente chiuso nel 1962 e infine definitivamente riaperto nel 1988.
Nel nuovo allestimento, l'ala sinistra è dedicata alle navi, delle quali sono esposti alcuni materiali, come la ricostruzione del tetto con tegole di bronzo, due ancore, il rivestimento della ruota di prua, alcune attrezzerie di bordo originali o ricostruite (una noria, una pompa a stantuffo, un bozzello, una piattaforma su cuscinetti a sfera).
Sono inoltre visibili due modelli delle navi in scala 1:5 e la ricostruzione in scala al vero dell'aposticcio di poppa della prima nave, su cui sono state posizionate le copie bronzee delle cassette con protomi ferine.
L'ala destra è invece dedicata al popolamento del territorio albano in età repubblicana e imperiale, con particolare riguardo ai luoghi di culto; vi sono esposti materiali votivi provenienti da Velletri (S. Clemente), da Campoverde (Latina) da Genzano (stipe di Pantanacci) e dal Santuario di Diana a Nemi, oltre ai materiali provenienti dalla Collezione Ruspoli.
All'interno di quest'ala è inoltre possibile ammirare un tratto musealizzato del basolato romano del clivus Virbii, che da Ariccia conduceva al Santuario di Diana.
 
 
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