Iintrighi, delitti e passioni nell’Agrigento degli anni ‘60
uno spettacolo di Michele Guardì
con la partecipazione di GAETANO ARONICA
con
ROBERTO IANNONE NOEMI ESPOSITO MARCELLA LATTUCA MARCO LANDOLA
ANTONIO RAMPINO
e con CATERINA MILICCHIO nel ruolo di Leila Motta
scene e costumi Carlo De Marino
musiche Sergio Cammariere
regia MICHELE GUARDÌ.
Il caso Tandoy parte dall’ intenzione di un Autore di mettere in scena uno degli errori giudiziari più clamorosi degli anni sessanta legato all’assassinio di un Commissario di Pubblica Sicurezza ucciso mentre, sottobraccio alla giovane e bellissima moglie, stava per rientrare a casa. L’indomani sarebbero dovuti partire per Roma, dove il Commissario era stato trasferito per una promozione. Convinto che il delitto fosse volto a fermare quella partenza, il Procuratore incaricato delle indagini fa arrestare l’amante della donna, il primario dell’Ospedale Psichiatrico della città. Fissato sin dall’inizio sul delitto passionale, senza una prova e appoggiandosi solo su improbabili indizi, il Procuratore tiene in carcere per mesi il Primario, due presunti esecutori materiali e persino la Vedova ad un certo punto accusata di avere concorso all’assassinio del marito e perciò di essere complice dell’amante principale indiziato. La corte di Assise, chiamata a giudicare, due anni dopo farà giustizia assolvendo tutti “per non avere commesso il fatto”. Quando il giallo sembra chiuso senza un colpevole arriva il colpo di scena.