ARIELLA VIDACH AIEP
Il lavoro muove attorno al tema dell’artificialità e della riproducibilità con particolare riferimento alla relazione corpo/clone e sfida la tecnologia, proponendo una visione di corpo abitato e animato da un corpo vero, prestato per essere in ascolto, reattivo. Un’interprete femminile in un ritmo serrato enfatizza il dettaglio e l’articolazione delle estremità del corpo, in dialogo con l’avatar proiettato nel fondale della scena.
Il progetto si ispira ed elabora i materiali coreografici dalla danza di un avatar, “animato” in tempo reale dalle performer in scena. Tre danzatrici grazie all’uso di una Kinect, una telecamera “aumentata”, che nella performance viene utilizzata come dispositivo interattivo, creano una relazione non con l’immagine ma con i dati prodotti, che verranno via via interpretati avviando una nuova traiettoria di senso.
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Cogliere l’originalità e la specificità dei linguaggi del contemporaneo
Il format mette insieme due esigenze, da un lato creare appuntamenti intensivi ricchi di proposte che animino la città e vadano incontro ai cittadini, attraverso incursioni urbane e performance outdoor, durante le quali gli artisti abbiano modo di incontrarsi, condividere, entrare in relazione e gli spettatori di partecipare, e dall’altro offrire una programmazione continuativa che possa fidelizzare il pubblico nel tempo.
Raccoglie al suo interno diverse sezioni tematiche che si sviluppano a partire dall’interesse per la multidisciplinarietà, per il dialogo fra le arti, per l’apertura all’internazionalità e alla relazione fra le culture.
dialogo tra corpo/danza e architetture/ beni culturali /paesaggi urbani
dialogo tra danza e nuove tecnologie
dialogo tra percorso creativo e percorso pedagogico
dialogo tra le arti danza/poesia/letteratura/arti visive/musica/cinema
nuove generazioni di autori
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Il festival Paesaggi del Corpo è realizzato dall’associazione culturale La Scatola dell’Arte con il contributo di Regione Lazio, in collaborazione con FONDARC Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri, con il patrocinio del Comune di Velletri. Direzione artistica di Patrizia Cavola, in collaborazione con Ivan Truol. Si svolge a Velletri (RM) presso il Teatro Artemisio Gian Maria Volonté, la Casa delle Culture e della Musica e nel centro storico, luoghi scelti con l’attenzione a valorizzare il patrimonio culturale della città. Le residenze artistiche e i laboratori animano gli spazi de La Scatola dell’Arte di Roma, sede dell’associazione culturale e le scuole di danza del territorio.