A cinquecento anni dalla morte di Raffaello Sanzio, il Museo Robazza rende omaggio al Sommo Artista del Rinascimento con quattro conferenze online, in cui studiosi dell'arte moderna analizzeranno diversi aspetti della produzione e della vita del "Divin Pittore".
Titolo completo di questa prima conferenza: “Il divin pittore: Raffaello Sanzio tra biografia e mito”, a cura di Vanda Lisanti.
Dopo quasi trent’anni dalla morte di Raffaello Sanzio, avvenuta il 6 Aprile 1520, nella notte del Venerdì Santo, Giorgio Vasari, il celebre artista e teorico aretino, scriverà la biografia del divin pittore, soffermandosi soprattutto sulla minuziosa descrizione dell’ultimo giorno della sua esistenza nelle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori uscite a Firenze nel 1550.
Partendo da questa preziosissima fonte di letteratura artistica, ripercorreremo insieme la biografia dell’urbinate dalla giovinezza come apprendista presso la bottega di Pietro Perugino, poi a Firenze sulle orme di Leonardo e Michelangelo, per vederlo approdare a Roma a confrontarsi con la grande statuaria classica e lavorare alla sua opera forse più conosciuta, gli affreschi delle stanze vaticane. Ci soffermeremo sulle tappe della vita di Raffaello, vedendo come nei secoli dopo la sua morte il racconto di Vasari verrà enfatizzato, romanzato e mistificato, dando vita ad alcune delle leggende più belle della storia dell’arte, come quella dell’amore tra il pittore e la bella Fornarina, che a loro volta nell’Ottocento nutriranno l’immaginario dei pittori europei dell’epoca romantica.