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Inaugurazione dell'opera 'La mano dei desideri' di M. Manzo
 
 
Dove e Quando
Nemi
VEN 14 FEBBRAIO 2020 - ore 11:00

Come
Evento per: Tutti
Ingresso: Gratuito
Prenotazione: No
Per informazioni
 
A San valentino a Nemi ci sarà l'inaugurazione dell'opera d'arte "La mano dei desideri" dedicata all'amore dell'autore Marco Manzo, uno dei migliori e più famosi tatuatori italiani al mondo, ma anche designer e scultore di fama internazionale.

All'inaugurazione dell’opera di Marco Manzo sarà presente il Sindaco Alberto Bertucci; l’opera verrà inserita nel percorso delle cose da vedere per i numerosi turisti che ogni anno visitano Nemi. 

L'opera commissionata dal Comune vuole omaggiare il territorio nemorense con una scultura che racchiude in sé, oltre al tatuaggio ornamentale di cui l’artista è precursore, elementi distintivi delle tradizioni e dei prodotti del territorio.
 
Celebre per essere riuscito nel tempo a portare il tatuaggio ad essere riconosciuto tra gli autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea , l’artista ha pensato per il Comune di Nemi  ad un'installazione scultorea in bronzo, collocata nel centro storico in un angolo panoramico che affaccia sul lago “specchio di Diana”, che ha intitolato “ La mano dei desideri” e che affonda le sue radici nell'antica leggenda: il mito delle lacrime di Venere che unite al sangue di Adone ucciso da Marte hanno generato piccoli rossi cuori carnosi, diffondendo così la fragola  simbolo del territorio, che viene rappresentato dall'artista col frutto poggiato su di una mano: la fragola, che rappresenta anche il cuore, è trafitta da una freccia, simbolo di Diana dea dei boschi circostanti e della caccia, ma anche testimone di amore: su di una seconda mano prospiciente,  tatuata con lo stile ornamentale, i visitatori potranno poggiare il loro viso in un ben augurante scatto fotografico che costituisca un ricordo di amore e del territorio di Nemi allo stesso tempo.

La nuova leggenda vuole che, chi appoggerà il volto sulla mano ornamentale, potrà esprimere un desiderio, collocando così Nemi tra le simboliche città dell’amore.

Il tatuaggio, lontano ormai da superati cliché, socialmente e culturalmente elevato ad arte a tutti gli effetti, giunge finalmente anche ad adornare un’opera pubblica, segnando una nuova tappa nella storia dell’arte, come recentemente confermato anche al Senato della Repubblica Italiana dai “Nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI secolo, a cura dello stesso Manzo.

L’artista si è in tal senso battuto nel tempo per elevare questa antichissima forma d’arte, giungendo a condurla nei Musei d’Arte contemporanea, nelle loro collezioni e nelle grandi mostre, portandola ad un credibilità istituzionale pari alle arti cosiddette maggiori.


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A San valentino a Nemi ci sarà l'inaugurazione dell'opera d'arte "La mano dei desideri" dedicata all'amore dell'autore Marco Manzo, uno dei migliori e più famosi tatuatori italiani al mondo, ma anche designer e scultore di fama internazionale.

All'inaugurazione dell’opera di Marco Manzo sarà presente il Sindaco Alberto Bertucci; l’opera verrà inserita nel percorso delle cose da vedere per i numerosi turisti che ogni anno visitano Nemi. 

L'opera commissionata dal Comune vuole omaggiare il territorio nemorense con una scultura che racchiude in sé, oltre al tatuaggio ornamentale di cui l’artista è precursore, elementi distintivi delle tradizioni e dei prodotti del territorio.
 
Celebre per essere riuscito nel tempo a portare il tatuaggio ad essere riconosciuto tra gli autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea , l’artista ha pensato per il Comune di Nemi  ad un'installazione scultorea in bronzo, collocata nel centro storico in un angolo panoramico che affaccia sul lago “specchio di Diana”, che ha intitolato “ La mano dei desideri” e che affonda le sue radici nell'antica leggenda: il mito delle lacrime di Venere che unite al sangue di Adone ucciso da Marte hanno generato piccoli rossi cuori carnosi, diffondendo così la fragola  simbolo del territorio, che viene rappresentato dall'artista col frutto poggiato su di una mano: la fragola, che rappresenta anche il cuore, è trafitta da una freccia, simbolo di Diana dea dei boschi circostanti e della caccia, ma anche testimone di amore: su di una seconda mano prospiciente,  tatuata con lo stile ornamentale, i visitatori potranno poggiare il loro viso in un ben augurante scatto fotografico che costituisca un ricordo di amore e del territorio di Nemi allo stesso tempo.

La nuova leggenda vuole che, chi appoggerà il volto sulla mano ornamentale, potrà esprimere un desiderio, collocando così Nemi tra le simboliche città dell’amore.

Il tatuaggio, lontano ormai da superati cliché, socialmente e culturalmente elevato ad arte a tutti gli effetti, giunge finalmente anche ad adornare un’opera pubblica, segnando una nuova tappa nella storia dell’arte, come recentemente confermato anche al Senato della Repubblica Italiana dai “Nuovi autorevoli linguaggi dell’arte contemporanea nel XXI secolo, a cura dello stesso Manzo.

L’artista si è in tal senso battuto nel tempo per elevare questa antichissima forma d’arte, giungendo a condurla nei Musei d’Arte contemporanea, nelle loro collezioni e nelle grandi mostre, portandola ad un credibilità istituzionale pari alle arti cosiddette maggiori.


 
 
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