DOPO IL “CLASSICO” CONCERTO DELLE ORE 18:00,
UNA SECONDA PROPOSTA - LA STESSA SERA - ALLE ORE 21:00:
UN MUSICISTA IN SOLO CON MUSICHE E PROGETTI ORIGINALI.
C'è una ferita nel cuore di questo lavoro, una ferita i cui lembi si provano a ricucire, a far combaciare, senza riuscirci mai.
L'arte e la bellezza, la poesia e la quotidianità, l'umanità e la storia.
L'opera di Maria Lai e' un continuo tentativo di creare un alfabeto condiviso di emozione e senso. Quei fili che trapassano le singolarità per donarci un sentire plurale e comunitario, quei libri e quadri fatti di materiali di lavoro umile. Quell'impastare pani di lacrime e farina, quel raccontare storie crudeli di estrema semplicità.
Ed allora il mio suono si e' voluto fare roccia, pane, farina, lacrime e sangue. Il mio suonare ha cercato di essere filo che passa attraverso le emozioni, ancora una volta provando a ricucire lo strappo, la ferita.
Omaggiando un'artista, ma in definitiva l'arte come strumento di immaginazione.
La cui radice e' celata nella nostra umanità, vera avanguardia artistica contemporanea.
Accompagnato dalle foto di Erika Cuscusa la performance mira a costruire un ambiente emotivo in cui ritrovare il senso della poetica della grande artista sarda e portarla nella contemporaneità.