Sarà possibile visitare la chiesa nella fascia oraria indicata, con la guida d'eccezione di don Marco Sciattella, rettore del monumento, che illustrerà le rilevanze artistiche della chiesa più antica di Genzano e ne narrerà l'interessante storia.
La Chiesa sorge nel punto più alto del paese e domina l'intero centro. Da qui parte la celebre Infiorata allestita su Via Belardi. Secondo la tradizione, il nome della Chiesa deriva da un'immagine della Madonna collocata sulla cima di un albero, ma alcuni sostengono che dipenda dalla posizione dell'edificio situato sulla sommità della collina.
Furono probabilmente i monaci benedettini di San Paolo a edificarla, su di un vecchio tempio pagano, come attestano i resti emersi in seguito ai restauri del 1981. Nel 1145 la chiesa, che all'epoca era molto piccola e con la facciata rivolta verso il borgo, passò di proprietà dei monaci cistercensi delle Tre Fontane.
Nel 1635 l'architetto Giovanni Antonio De Rossi fu incaricato dell'ampliamento dell'edificio religioso, insufficiente ad accogliere una popolazione costantemente in crescita. Parte delle mura vennero abbattute per cambiare l'orientamento della chiesa. La facciata è articolata in un corpo centrale a due ordini sovrapposti, è sormontata da un'imponente trabeazione e presenta un portale a timpano arcuato. La parte superiore è arricchita da un finestrone rettangolare, incorniciato da decorazioni in stucco.
In una delle cappelle laterali della chiesa si trova il più antico dipinto di Genzano, raffigurante il Ss.mo Salvatore, di scuola raffaellesca.