La città di Marino poggia su un vasto reticolo di grotte, alcune comunicanti tra loro, che si trovano a circa 12 metri al di sotto della superficie stradale e si sviluppano per decine di chilometri nel sottosuolo del Centro Storico.
La loro storia è antica: furono scavate nel tufo vulcanico per ricavare materiale da costruzione già nel periodo medievale. Il primo percorso sotterraneo si sviluppa al di sotto di Piazza Matteotti; i visitatori potranno comprendere la storia geologica del territorio dei Castelli Romani, dalle fasi eruttive più antiche del grande Vulcano laziale fino alla formazione dei laghi di Castel Gandolfo e di Nemi.
Durante il percorso sono ancora visibili le nicchie destinate all’alloggio delle botti, poste in modo funzionale al travaso del vino nelle cantine sovrastanti e al sicuro dalla calura estiva.
Il secondo circuito si sviluppa sotto Palazzo Colonna, oggi sede del Comune di Marino, ed offre un lungo e suggestivo percorso nelle viscere della città. Durante l’ultima guerra, soprattutto nel periodo che va dallo sbarco di Anzio (22 gennaio 1944) fino alla liberazione di Roma (4 giugno 1944) furono utilizzate dalla popolazione civile come rifugi.
A cura dell'Archeoclub Colli Albani.
---
---
Hashtag ufficiale della manifestazione: #CastelliOpen