Il gruppo storico dell'Associazione Culturale"Civita Folk" Città di Lanuvio, propone la 8° edizione della Rievocazione Storica 'Lanuvium, la dea e il serpente sacro'.
L'evento consiste in una riproduzione scenica tra il reale e l'immaginario della vita quotidiana, che si svolgeva a Lanuvium, presso il Tempio di Giunone, dal V sec. A.C. Frequentato da tutti i popoli della lega latina, rievocando riti religiosi e danze antiche, in uno scenario unico.
La finalità del progetto è la valorizzazione del Patrimonio Archeologico dell'intera area del Tempio di Giunone Sospita e la promozione turistica del territorio, diffondendo le nostre radici storiche ad un pubblico di ogni età, coinvolgendo soprattutto i bambini. L'evento consiste in una riproduzione scenica tra il reale e l'immaginario dell'intera vita quotidiana, che si svolgeva a Lanuvium, presso il Tempio dedicato a Giunone Sospita Mater e Regina, già dal V sec. A.C., frequentato da tutti i popoli dell'intera lega latina, rievocando riti religiosi e danze antiche, immersi in uno scenario naturale unico ed inimitabile.
Lo spettatore viene travolto da molteplici emozioni in un'atmosfera suggestiva, fatta di colori e suoni, rapito in una notte "divina" senza tempo. La narrazione di letture storiche accompagnerà, la rievocazione teatralizzata dell'antico rito propiziatorio descritto da Eliano e Properzio, in cui si racconta che fanciulle prescelte tra il popolo, venivano mandate in un fitto bosco bendate con una striscia di cuoio, verso l'antro di un serpente affamato, a cui veniva offerta una focaccia. La storia continua dicendo, che le urla di questo serpente echeggiavano spaventose e le fanciulle erano terrorizzate. Se il serpente mangiava la focaccia, indice che aveva fiutato la verginità della fanciulla, allora ella poteva tornare salva dai suoi cari e il popolo avrebbe festeggiato, perché significava che il raccolto sarebbe stato abbondante. Diversamente ci sarebbe stato il sacrificio umano.
La rievocazione proposta dall'Ass Civita Folk allarga la sua veduta, coinvolgendo il popolo che invoca la dea affinché lo protegga, le sacerdotesse del tempio accenderanno il fuoco sacro, purificheranno la terra e prepareranno le vergini al loro cammino, strappandole ai loro genitori straziati. Il finale sarà quindi gioioso e per questo la storia chiuderà con una festa, dove tutti danzeranno il Tripudium felici, perché l'annata sarà fertile e la dea sottometterà il serpente sacro.
Ogni testo, musica, rito è scrupolosamente curato e fedele allo storico ed ogni rievocatore coinvolto nella scena è vestito con abiti rigorosamente cuciti a mano rispettando i canoni, i tessuti, i colori, gli accessori, le calzature, le acconciature, usati in quel tempo. L'area interessata allo spettacolo è il porticato del tempio e lo spazio antistante. La durata è di circa 45 minuti scenici. La rievocazione ha sempre riscosso grandi apprezzamenti e successo di pubblico nelle precedenti edizioni, rendendo orgogliosi gli organizzatori per come la storia arriva chiara e diretta al cuore di tutti, grazie ad un linguaggio semplice ed emozioni in cui ognuno si ritrova coinvolto.