Quadretto biografico in sei scene. Una produzione Flyersound.
Venerdì 17 maggio ore 21:00 (anteprima)
F. CHOPIN, Notturni
Alessandro Vena, pianoforte
Sabato 18 maggio ore 18:00
“CHOPINIANA - Quadretto biografico in sei scene”
di Stefano Cataldi – prima esecuzione assoluta
Maximilian Nisi, voce recitante
Quartetto “Foldec”: Violino I Demi Laino, Violino II Simona Foglietta, Viola Silvia Dello Russo Violoncello Donato Cedrone
Fabio Ludovisi, pianoforte
Coro Giovanile Lavinium diretto da Fabrizio Vestri
Stefano Cataldi, elettronica
" Amo ed ammiro da sempre l'unicità dell'opera del Maestro di Varsavia. Quello che mi ha immediatamente colpito è il carattere intimo e la raffinatezza dei suoi lavori, una vera miniera di idee e contrappunti cui ho voluto rendere omaggio.
Fredrick Chopin, ha legato la sua opera al pianoforte, strumento all'epoca modernissimo, del quale il suo amico Franz Listz era un virtuoso, e del quale seppe cogliere sonorità inesplorate. L'amore di Chopin per il pianoforte lo portò a ritenere gli altri strumenti non un supporto con il quale stabilire un dialogo, ma un ostacolo che avrebbe certamente influenzato negativamente la resa dell'eventuale esecuzione poiché avrebbero oscurato tutte quelle risonanze naturali tipiche dello strumento a tastiera che lui cercava e prediligeva. Per questa ragione il Maestro compose e per obbligo, soltanto due concerti per pianoforte ed orchestra lasciando tutto il resto della sua splendida produzione al solo pianoforte. C'è inoltre una tensione che mi ha sempre affascinato nella sua musica, quel fastidio malcelato per la rigida interpretazione del tempo musicale che lo portò a gestire l'esecuzione in maniera completamente nuova aggiungendo ai vari "rallentando" o "trattenendo" la sua straordinaria idea di "rubato".
Ero seduto in sala da concerto totalmente immerso nell'ascolto dell'esecuzione integrale dei suoi Notturni, quando ho avvertito l'urgenza di dedicargli una composizione...la notte stessa ho buttato giù le prime note di quella che da lì a poco avrei chiamato Chopiniana. Ho pensato che la tecnica compositiva del tintinnabuli che ho acquisito qualche anno addietro e che oggi prediligo mi avrebbe sicuramente aiutato a rendere giustizia al mondo sonoro del Maestro che ho voluto omaggiare attraverso la formazione del quintetto (quartetto d'archi e pianoforte). Fortemente vincolato ai numeri della tradizione ho voluto comporre 6 quintetti affidando ad ognuno una porzione della biografia di Chopin. Così inizialmente nasceva Chopiniana, una volta terminata la composizione dei quintetti, mi sono posto il problema di come rendere, anche dal punto di vista drammaturgico, la storia che volevo raccontare e così, pensando all'amico Maximilan Nisi, con il quale si era più volte parlato di fare qualche lavoro insieme, ho scritto il piccolo copione che abbiamo messo in scena.
L'inizio dello spettacolo è totalmente ispirato ad alcuni momenti della biografia che Franz Listz scrisse a ridosso della morte del caro amico, ai quali ho aggiunto elementi di fantasia. Ho infatti immaginato Chopin che sul punto di morire rivede la sua vita divisa in sei momenti:
1 Ricordi d'infanzia
2 Emilia
3 Ricordo del padre
4 I concerti
5 La malattia
6 Il congedo
Fedele alla narrazione di Listz che racconta di come il Maestro chiese di ascoltare un Magnificat poco prima di morire, ne ho composto uno per doppio coro che aprirà lo spettacolo. "
[Stefano Cataldi]