Alla presenza del Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma - sede di Velletri - Mario Alì, della Direttrice Tiziana D’Acchille, del coordinatore della sede Prof. Marco Nocca, dei docenti dell’Accademia operanti a Velletri, di Orlando Pocci, Sindaco di Velletri, il programma prevede:
ore 10:00 Conferenza su Il ciclo pittorico del Convento del Carmine di Velletri, a cura di Antonio Jommelli (Napoli, 1985), storico dell’arte e dottore di ricerca (Università degli Studi “Sapienza” di Roma), consulente di musei, case d’asta, galleristi e collezionisti.
All’attività accademica di cultore della materia, affianca una produzione scientifica sui temi del barocco romano, del rapporto tra committenti ed artisti, del collezionismo e della circolazione di modelli tra centro e periferia tra XVI e XVIII secolo;
ore 11:00 Lezione magistrale su Leonardo da Vinci (in occasione del V centenario della morte dell’artista) a cura di Antonio Forcellino (Vietri sul Mare, 1955), scrittore e restauratore di fama. Tra le opere che ha restaurato si annoverano il Mosè di Michelangelo e l’Arco di Traiano di Benevento. Ha dedicato principalmente i suoi studi all’arte rinascimentale scrivendo diversi libri, alcuni dei quali intitolati al genio fiorentino. Al termine della lezione sarà a disposizione per il firmacopie dei suoi volumi presso una postazione che sarà allestita per l’occasione dal Bookstore Mondadori di Velletri;
ore 12:30 Visita guidata del complesso monumentale del Carmine.
Prendono così il via le attività culturali dell’Accademia di Belle Arti di Roma, sede di Velletri, che affiancano la didattica delle due triennali (Pittura, Grafica Editoriale) nell’A.A. 2018/2019.
La nuova sede veliterna dell’Accademia di Belle Arti di Roma, con al suo attivo più di quaranta iscritti, è giunta al suo secondo anno di attività ed ha luogo presso il Carmine, il più grande convento carmelitano del Lazio, edificato nel XVII secolo. Questo straordinario complesso, che ospita anche la biblioteca civica di Velletri, è composto da un prestigioso auditorium - sede dell’evento - ricavato dalla preesistente chiesa medioevale dell’XI secolo di Sant’Antonino, e da un chiostro e un refettorio con importanti affreschi e lunette, lavori attribuiti a paesaggisti romani del Seicento, recentemente riportati alla luce dopo un accurato restauro.